Una domenica bagnata, come tutto il fine settimana, di acqua ne è scesa molta, purtroppo anche con gravi danni, e molta grandine, tanto che all’ aereoporto di Caselle sono dovuti intervenire gli spazzaneve per liberare le piste da milioni di chicchi, grandi come palline da golf. Bagnata e fortunata per il cucciolo della Formula Uno di automobilismo, Sebastian Vettel, tedesco di Germania, pupillo di Michael Schumacher, che domando con grande sicurezza le centinaia di cavalli del motore Ferrari della sua Toro Rosso, già Minardi, quindi vettura italiana, ha trionfato nel Gran Premio di Monza, portando, finalmente, un poco di novità nel circo abbastanza noioso della categoria regina delle corse, rimanendo in testa dall’inizio alla fine. Bagnata e vincente, come solo lui sa fare, per il folletto Valentino Rossi tornato a essere il Cavaliere senza macchia e senza paura in sella alla sua Yamaha, che egli stesso cura e mette a punto nei minimi particolari insieme alla sua preziosa e preparata squadra di tecnici e ingegneri. Bagnata e anche un poco triste questa volta perché il Dottore sullo scalino più alto del podio aveva gli occhi lucidi per la perdita del nonno paterno. Grande Valentino, nel tornado di Indianapolis, dopo pochi giri aveva già messo un margine incolmabile tra sé e gli avversari prima che i giudici fermassero una gara che stava diventando da moto d’acqua. A quattro gare dalla fine del campionato di moto GP, gli mancano pochi punti per conquistare l’ennesimo titolo mondiale, dopo aver superato, come vittorie nei gran premi, un mito del nostro motociclismo, Giacomo Agostini.
Fabrizio Scarpa – 17 settembre 2008
“il Mercoledì” – numero 32 anno XIV