La Formula Uno ha assegnato in Brasile il titolo all’ultima corsa, dopo ben venti gran premi, per tre soli punti, premiando meritatamente Vettel a discapito di un ottimo Alonso, sempre a punti in tutte le gare, escluse le due nelle quali è stato incolpevolmente tamponato in partenza. Nell’ultima corsa il tedeschino, campione del mondo a 25 anni per la terza volta consecutiva, è stato baciato dalla fortuna, dopo aver temuto di veder svanire il sogno per uno speronamento alla terza curva, ripartendo praticamente indenne e facendo una rimonta fenomenale. In analoghe circostanze Fernando si era dovuto fermare, in Belgio colpito da Grosjean e poi in Giappone tamponato da Raikkonen, mentre era in testa alla classifica e Sebastian soffriva nelle retrovie. Se Alonso avesse vinto il titolo lo avrebbe meritato, per come ha sempre reagito ai colpi di sfortuna e ai cali di rendimento della sua Ferrari, ma il campioncino della Red Bull ha vinto meritatamente “all’ultima curva” un campionato che è stato il più bello da molti anni a questa parte, con tanti rimpianti da parte della rossa del cavallino rampante, vittima troppe volte di inferiorità tecnica. Quando la Red Bull ha migliorato le sue prestazioni la Ferrari non è riuscita a rispondere con altrettanta efficacia. L’affidabilità non è bastata senza la velocità, il suo limite sono state le qualifiche, partire nel mucchio per colpa di cattive vigilie è sempre stato un rischio enorme (come in Brasile è successo al bravo Vettel) e Alonso ha dovuto quasi sempre convivere con questo grosso problema, anche se spesso ha limitato i danni con grandi prestazioni. Una domenica all’insegna del rosso pallido, una domenica in cui si sono svolte le “primarie” per stabilire quale sarà il candidato del centro sinistra destinato a misurarsi, nelle elezioni politiche del prossimo anno, contro quello che non si sa ancora quale sarà il candidato del centro destra, giacché tutti i giorni, più volte al giorno, un sempre più scolorito e stantio Cavaliere Mascarato gioca a tenere col fiato sospeso chi il fiato ha ancora voglia di trattenerlo. Tutto questo mentre al “centro centro” si sta a guardare, con gli scontenti che si mobilitano e gli astensionisti che aumentano. Qualcuno starà pensando a come governare (bene!) la nostra povera e bella Italia, anziché dedicarsi da un lato a mere lotte intestine e dall’altro a patetiche entrate e uscite di scena, degne neppure di spettacoli di quart’ordine? E il popolo che fa? Meglio i guelfi e i ghibellini? Chi lo sa che sarà?

0 Comments

Leave a reply

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *

*

©2025 L'angolo di MANGIAFUOCO Made and hosting with ❤️ by World Wide Management

CONTACT US

We're not around right now. But you can send us an email and we'll get back to you, asap.

Sending

Log in with your credentials

Forgot your details?