La nostra Repubblica ha compiuto 60 anni, il 2 giugno, festa da poco ripristinata, e che qualcuno vorrebbe nuovamente eliminare. Non siamo mai riusciti ad essere uno Stato bene amalgamato, con dissapori tra nord e sud , destra e sinistra, o meglio centrodestra e centrosinistra (in realtà forse ancora fermi a guelfi e ghibellini), lotte operaie e progresso industriale(sempre con meno operai). Nel 2011 ricorrerà il centocinquantesimo anniversario dell’Unità d’Italia, quella conquistata da Cavour, Garibaldi, Vittorio Emanuele II di Savoia. Nel 1961 Torino si era fatta bella per i primi cento anni, e solo quattro mesi fa è ritornata a risplendere grazie alle Olimpiadi Invernali. Il Piemonte è pieno di castelli, dimore, parchi, chiese, piazze, “eredità” degli ex regnanti di Casa Savoia. E in questi giorni, mentre siamo ancora immersi nello scandalo nomato “piedi puliti”, il pubblico ministero di Potenza, dal nome che vagamente ricorda un megaconcerto dei “figli dei fiori” della fine degli anni sessanta, toglie il coperchio ad un vasto sistema di corruzione e malcostume al vertice del quale starebbe il “principe” Vittorio Emanuele di Savoia, da pochi anni tornato in patria dopo un lungo esilio. Se tutto questo risultasse veritiero, ma le prove paiono veramente schiaccianti, questo sarebbe un palese caso di “lesa maestà”, ma di tipo autolesionistico. PECCATO!

Fabrizio Scarpa – 21 giugno 2006
“il Mercoledì” – numero 26 anno XII

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