PRIVATIZZARE! Pare essere un “infinito” imperativo categorico. Ora, ammesso che esistano ancora dei Privati non del tutto privati della possibilità di coniugare questo verbo, passo a considerare l’idea di dare in adozione delle rotonde, o se meglio preferite rotatorie, ivi compresa la manutenzione, in cambio di un ritorno pubblicitario, cioè con un vero e proprio spot a cielo aperto. Esperimento già varato in Emilia Romagna, e nella provincia di Cuneo, e ipotizzato ultimamente nella confinante Nichelino, dove di rotonde ne esistono più di una dozzina. Ho provato a quantificare quelle presenti nella nostra Moncalieri, ma tra quelle in stato embrionale, le precarie, tipo blocchi stradali, e quelle “pensate e non consumate”, confesso di averne perso il conto. Alcune paiono comparse dalla sera alla mattina, simili a piste di atterraggio di improbabili dischi volanti, non so se avete presente quegli strani segni nati non si sa come nei campi di granoturco? Comunque queste “rotatorie” sarebbero nate per snellire il traffico, e indubbiamente spesso ci riescono, ma chi ha la precedenza? Parrebbe chi giunge da sinistra, salvo che un giudice di pace di Tortona ha sentenziato che “il diritto di passare spetta a chi arriva per primo”. E, io aggiungo, memore della prudenza e non distratto dalle pubblicità. O forse è auspicabile l’intervento di giudici di gara.
Fabrizio Scarpa
il Mercoledì nr. 23/XIII – Moncalieri 13 giugno 2007