Una bella festa! Una festa in grande, che ha visto una partecipazione affettuosa e numerosa, tanto che a un certo punto, a contare gambe e zampe, si è perso il conto di quanti cani e loro compagni umani fossero presenti, anche grazie a una giornata finalmente primaverile. La dottoressa Maria Teresa Miletto, da tutti conosciuta come Mitti, ha voluto festeggiare i trenta anni della sua attività nel suo ambulatorio veterinario, al servizio di cani gatti conigli e tanti altri piccoli nostri compagni di vita. Per motivi comprensibili erano presenti solo cani. Ho tentato di convincere il mio amico felino Pippo a indossare pettorina, guinzaglio e museruola, per partecipare alla festa, ma lui proprio non ne ha voluto sentire ragione, miagolandomi un: «… io? Io con quelli lì non mi mescolo di certo, belli simpatici e intelligenti, ma stanno sempre ad abbaiare, non si capisce bene per quale motivo!». Parere di gatto, rispettabile ma discutibile sicuramente dai cani in merito alla eterna questione tra di loro. Per tornare alla festa, con una commossa e appassionata introduzione la dottoressa Mitti ha affermato di fare il mestiere più bello del mondo, ringraziando tutti i componenti della sua squadra, per la maggioranza al femminile, tra collaboratori professionisti e volontari, tutti riconoscibili per le simpatiche magliette rosse o celesti, con impresso il logo e lo slogan della manifestazione. Dopo un interessante intervento di Maurizio Alliani, Medico Veterinario specialista in Medicina Comportamentale, Giuseppe Pino Manfredi, educatore cinofilo, titolare del centro Il Capobranco, ha fatto sfilare su un vero e proprio “red carpet”, degno di una serata da Oscar, un bel numero di cani, a cominciare dalla bella Pinky, seguita da Chicca, da Tommy, dalla bionda e affascinante Camilla, molto apprezzata dal “play boy” (o play dog) Aci, che non ha disdegnato di corteggiare anche altre cagnette presenti. Voglio ancora ricordare Lilly, Camomilla, Marley, Maia, Priscilla, Boby, Briciola, Pippo, Mila, Viola, Stella, e infine Edo, non solo per i suoi tredici anni e quattro mesi (circa ottanta per la razza umana), ma perché appartiene alla “terza generazione” che ha usufruito delle cure della bella Mitti. La Mitti che per me rimane sempre quella ragazzina, carina e simpatica, molto più giovane di me, che ho visto crescere al di là del basso muro che separava le nostre case liberty. In chiusura di giornata la dottoressa Francesca Bussi, del centro fisioterapico veterinario Qua la zampa, ha presentato alcuni cani “diversamente abili”, che hanno dimostrato di vivere serenamente la loro condizione, anche grazie alle cure del centro e all’affetto dei loro compagni di vita. Nel finale scoppiettante un rinfresco ristoratore ha preceduto la consegna di numerosi gadget generosamente offerti da case farmaceutiche e mangimistiche. Che dire di più se non grazie Dottoressa Mitti e … ai prossimi trentanni.
Fabrizio Scarpa – 19 giugno 2013 “il Mercoledì” numero 24 anno XIX