Eroici! Non si può definirli in altro modo. Dalle cinque del mattino alle cinque (e oltre) della sera, stretti intorno al loro valoroso Presidente, gli altrettanto valorosi componenti della Associazione Macellai, provenienti da Vinovo, Lombriasco, Trofarello, Nichelino, Carignano, a dare man forte ai colleghi di Moncalieri, hanno resistito per ore agli “assalti” delle migliaia di persone convenute all’ex Foro Boario di Borgo Mercato per divorare gli oltre 1800 chili di bollito, splendidamente cucinati e accompagnati dal magico bagnetto verde. Lingua, muscolo, punta di petto, scaramella e testina, dopo ore di cottura sono finite prima nei vassoi e poi nelle “fauci” di tutti coloro che hanno avuto il piacere, e la fortuna, di partecipare alla VI edizione di Sua Maestà il Bollito. In rinforzo alle bianche casacche capitanate da Giorgio Tesio le giubbe blu de “il Mercoledì” e un nutrito (poi anche di bollito, nel tardo pomeriggio) manipolo di volontari hanno soddisfatto le richieste della pacifica orda sempre più affamata, mentre scorrevano torrentelli di ottimo dolcetto, offerto dalla Cantina Caccin. Ma sapienti cronisti sapranno narrare ben più dettagliatamente l’accaduto, giacché di tutto e di più si è potuto vedere nella brumosa giornata di fine ottobre, fortunatamente graziata da Giove Pluvio, che ha concluso alla grande questa rassegna di sapori e saperi, battezzata un Po in Tavola. Anche Mangiafuoco ha voluto essere dietro le barricate di rinforzo alla valorosa truppa degli organizzatori, per potersi rendere conto di persona di quanto lavoro sia necessario per la buona riuscita di una manifestazione di cotanta “portata”: veramente un bollito … eroico, eroicamente cucinato ed eroicamente distribuito. Altrettanto eroicamente le migliaia di commensali hanno atteso il turno stando con pazienza in coda, e solo un paio di persone (esattamente due, per sciocchi motivi e rischiando il linciaggio morale da parte della folla) si sono lamentate dell’organizzazione, che difficilmente poteva essere più perfetta. Anche il 2011 ha visto nell’oramai mitico pentolone passare prima la trippa e poi il bollito e bello e giusto è il dedicare il grande successo ad un Amico carissimo che troppo presto è volato nei Verdi Pascoli e che da sempre con passione ha voluto questo evento, insieme al babbo Paolo Casto e a tutti i bravi collaboratori. Con tristezza ma anche con gioia e con grande affetto: grazie Luca!
Fabrizio Scarpa – 2 novembre 2011
“il Mercoledì” numero 40 anno XVII