Dall’amico Corrado Stievano ricevo questo simpatico spaccato di vita lavorativa, che volentieri ospito nello spazio del mio settimanale angolo. Buona lettura cari lettori e dolci lettrici!
«Tanto per ricordare un po’ della nostra vita, un po’ del nostro lavoro. Una mattina, mentre stavo trattando l’acquisto di titoli con un cliente, vidi alle sue spalle entrare una ragazza che portava un mazzo di fiori. Dato che nella Filiale Comit di Riccione, in viale Ceccarini non c’erano donne, continuai a conversare con il cliente, pensando ad un errore. A un certo punto guardando verso l’ingresso vidi il cassiere che puntava il dito verso la mia postazione, come quando Cristoforo Colombo indicò le terre del Nuovo Mondo. La ragazza venne verso di me e chiese “scusi è lei il signor Corrado Stievano?”, “Si” risposi, “c’è un mazzo di fiori per lei!”. Ringraziai, presi il mazzo di fiori con il bigliettino e lo posi alle mie spalle, continuando la conversazione con il mio cliente. Il dubbio che mi assillava era la sua provenienza, uomo o donna? Perché per antonomasia Riccione è meta anche di personaggi “allegri”. Il cliente che avevo davanti, più incuriosito di me, mi disse “prego se vuol leggere il bigliettino, per vedere chi lo manda, faccia pure con comodo.” Continuai il mio lavoro fin quando non rimasi solo, poi presi il mazzo e lo posi sulla scrivania e con calma aprii la busta, dove il biglietto diceva “se sei curioso di sapere chi ti manda i fiori chiamami al cellulare.“ E chi sarà mai? Una signora a cui avevo dato la mia assistenza, oppure qualche maschietto in vena di scherzi? All’ora di pranzo, con il biglietto in tasca, andai nel bar di fronte, mi presi un caffè e il Resto del Carlino per leggere i fatti di cronaca locali, poi frugando nelle tasche rigirai il biglietto immaginando chi potesse essere l’autore dell’anonima gentilezza. Alla fine presi il cellulare e chiamai. Dall’altra parte una ragazza si scusava del regalo “atipico”, un po’ “originale”, un gesto che voleva significare un ringraziamento per le attenzioni ricevute in Banca. Non nego che la signorina chiese di rivedermi e che fissammo un appuntamento nella zona dei locali sul mare, dove la vita notturna mette sempre allegria, ma vista la persona e sentendola parlare capii subito che non poteva esserci altro che un sorriso e un ringraziamento reciproco. Alla Filiale di Riccione della Banca Commerciale Italiana capitava anche questo!»
5 febbraio 2014 “il Mercoledì” n° 5 anno XX