In questi giorni Roma è più che mai capitale del mondo. Un nuovo Papa è stato eletto dopo che Benedetto XVI con grande umiltà si è dimesso, ritenendo di non essere più fisicamente in grado di proseguire nella sua missione. Il cardinale Jorge Mario Bergoglio, eletto a successore di San Pietro, è un argentino di orgogliose origini piemontesi, di Portacomaro, vicino ad Asti. “Fratelli e sorelle buona sera, il dovere del Conclave era di dare un vescovo a Roma, sembra che siano andati a prenderlo alla fine del mondo … “, con grande semplicità, mettendo in crisi spesso gli uomini della sicurezza, è sceso ad abbracciare la gente come un buon parroco, il parroco del Mondo. Il primo papa gesuita ha voluto assumere il nome di Francesco, onorando il patrono d’Italia. “Pregate per me, buona notte, buon riposo, buon pranzo”, così si è rivolto ai fedeli (e non!), nel segno di un pontificato che sembra improntato a “una Chiesa povera e per i poveri”. Da tutto il mondo 132 delegazioni sono venute a Roma per l’intronizzazione di Francesco, che durante la celebrazione ha detto: “Non dobbiamo avere paura della bontà, anzi neanche della tenerezza: il prendersi cura chiede bontà. Il vero potere è il servizio, soprattutto dei più deboli e dei più poveri”. Un abbraccio affettuoso va al nuovo Pontefice non solo per la sua simpatia. Roma in questi giorni è anche tanto capitale d’Italia. Si è riunito il Parlamento della XVII legislatura, sono stati eletti i presidenti di Camera e Senato e iniziano le consultazioni del Presidente della Repubblica per dare un governo al nostro paese. Le premesse non sono rosee, con muri che sembrano invalicabili. “Il vero potere è servizio … “, sembra essere anche il messaggio che Don Andrea Gallo manda al suo concittadino Grillo: “Caro Beppe, vuoi le riforme e poi metti le barricate? Non vuoi parlare con nessuno? Qui è un gioco al massacro, bisogna fare la legge elettorale, quella sul conflitto di interesse, bisogna eliminare le pensioni d’oro e dimezzare i parlamentari, combattere la disoccupazione, l’evasione fiscale e la corruzione, fare una politica estera che ci porti davanti all’Europa con la schiena diritta … “. L’ostruzionismo da parte del Movimento 5 stelle si scontra con la realtà delle Istituzioni e le necessità dell’Italia. Fare scelte ragionevoli per il paese non significa svendersi, anzi è un occasione per lasciare un segno importante nella storia della nostra democrazia. Indovinala Grillo!

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